L’onicocriptosi si verifica quando i bordi dell’unghia penetrano nei tessuti molli adiacenti ai valli ungueali.
Sinonimi di questa patologia sono “unghia incarnita” oppure ipertrofia del vallo ungueale.
Il termine “unghia incarnita” o incarnita è fuorviante, in quanto suggerisce che uno o entrambe i margini dell’unghia crescano lateralmente spingendosi nel vallo ungueale.
Nei vertebrati le caratteristiche morfo-strutturali dell’unghia presentano relazioni dirette con le caratteristiche della matrice.
Fra queste caratteristiche abbiamo la larghezza.
Ebbene, nessun dato depone per una maggiore larghezza della matrice nelle persone affette da unghia incarnita.
Il chirurgo dell’osservazione ha provato a correggere la sua crescita verso il basso, all’interno del solco, riducendo la maggiore ampiezza e la maggiore convessità dell’unghia, senza interessarsi del fatto che gli aspetti più rilevanti della patologia si verificano a carico dei tessuti molli periungueali.

Tre tipi di unghia incarnita

    1. Una placca ungueale normale sottoposta ad un taglio improprio, che porta la formazione di una “punta d’amo” o di una spina ungueale nel vallo (spicula).
    2. Una deformazione verso l’interno di uno o entrambi i bordi laterali della placca ungueale (unghia involuta)
    3. Una placca ungueale normale con ipertrofia dei tessuti molli posta hai lati di essa a causa di microtraumi.

Per alleviare i sintomi acuti si deve asportare un frammento triangolare del bordo angolare dell’unghia, questa procedura non è solitamente sufficiente a conseguire una risoluzione; è solo il primo passo nel trattamento della fase acuta.
Successivi tagli corretti e la riduzione dell’infiammazione assicurano un miglioramento del quadro generale fino alla guarigione completa.
Un eccessivo spessore del margine ungueale laterale, sul base congenita, è spesso un fattore predisponente dell’unghia incarnita.
Ciò spiega come la malattia si può verificare nei bambini oppure nei neonati, in cui la lamina ungueale sia ispessita o nei quali non esiste un m argine libero tra solco e placca, tale fenomeno si può verificare spesso con l’uso di calzamaglie troppo attillate o delle prime scarpette.
Il trattamento di questa affezioni nel bambino in età prescolare deve essere sempre conservativo. Scoraggiando le mamma nel fai da te, all’uso di scarpe adeguate ed a calze o calzamaglie o strette o della giusta misura.
La terapia podologica deve: attenersi al taglio diritto, al consigliare bagni di soluzione di lugoi per 5 minuti.

Se la condizione patologica è complicata da un processo infettivo prolungato è di primaria importanza eliminare la scheggia di unghia e facilitare il drenaggio della secrezione purulenta.
Il podologo, avendo ben chiaro il proprio mansionario ed i limiti d’intervento professionale provvederà a richiedere la consulenza di un medico specialistico dei casi di infezione non superficiale, in presenza di cellulite, di un quadro complicato la vasculopatia periferica o diabete.
Asportata la spicula ungueale il paziente ha subito un forte benessere che lo condurrà rapidamente nel giro 12-24 ore ad un netto miglioramento.

Sicuramente a scarpa aperta e di riposo nella prima fase sarà di grande aiuto, ma potrebbe non essere necessario se il primo intervento è bene eseguito.
Qual’ ora sia presente un’abbondante quantità di ipergranulazione (granuloma) questo solitamente si insedia sotto l’unghia.
Esporre il granuloma all’azione del farmaco astringente in uso è condizione necessaria per il suo riassorbimento.
Non è compito del podologo l’asportazione chirurgica del granuloma. E’ però vero che nel trattamento podologico che la disidratazione del granuloma garantisce un intervento non doloroso e sicuro.
E’ utilizzabile l’applicazione di precloruro di ferro al 15 % o di nitrato d’argento indurito in stick o di solfato di rame.

Il trattamento del taglio fondo deve essere ripetuto più volte soprattutto su pazienti con numerose recidive per asportazioni dell’unghia o trattamenti eseguiti da personale non qualificato (ESTETISTE O PEDICURISTI ABUSIVI).
Un buon taglio fondo ripetuto è vantaggio di evitare che l’unghia nella crescita vada a sollecitare i tessuti periungueali.

L’applicazione per 2-4 mesi due volte al giorno di Adelnidrol e la collaborazione del paziente che puntualmente deve venire al controllo uno due volte al mese riescono a risolvere definitamente casi anche drammatici di continua recidiva.

Nell'adulto la malattia è tipicamente acquisita la classificazione dell'onicocriptosi in tre gradi:

    • GRADO 1 gonfiore ed eritema del solco ungueale laterale. I margini della lamina vengono ricoperti dai tessuti via via sempre più infiammati.
    • GRADO 2 dolore crescente, comparsa di un’infezione acuta e attiva con presenza di drenaggio.
    • GRADO 3 l’infezione cronicizza: il solco laterale dell’unghia dei tessuto adiacenti assumono le caratteristiche di un tessuto granulomatoso. Si sviluppa cosi un’ipertrofia generalizzata dei tessuti molli circostanti, l’unghia risulta inclusa nel tessuto ipertrofico ed infiammato assumendo il tipico aspetto “incarnita”.