L’onicomicosi è una infezione fungina dell’apparato ungueale.
Può localizzarsi superficialmente all’unghia, ai tessuti subungueali e diffondersi anche nell’unghia, fino ad invadere la matrice.
Le infezioni da lieviti e da Pseudomonas Auriginosa possono verificarsi anche in relazione ad infezione fungina.
Nelle onicomicosi si osserva uno scollamento dell’unghia del letto ungueale (onicolisi) ed una ipercheratosi reattiva subungueale con ispessimento della lamina.
Nelle lamina ungueale si osservano canali e ampie lacune fino all’onicomalacia.
La trasmissione dell’infezione avviene principalmente attraverso le squame parassitarie rilasciate da soggetti portatori di infezioni o da infezioni di tinea pedis. E’ stato dimostrato che i dermatofiti sopravvivono a lungo (anche molti mesi)sulle squame parassitate.

Le affezioni delle unghie possono coinvolgere tanto la lamina ungueale tanto i tessuti periungueali o entrambe le formazioni.
Le alterazioni che interessano la lamina ungueale possono mutare la configurazione dell’unghia, modificare la superficie e/o portare a cambiamenti di colorazione. I più comuni segni, spesso confusi con un’infezione fungina, sono: rilievi longitudinali, rilievi trasversali,ispessimento dell’unghia, distacco della lamina, alterazione del colore, infiammazione circostante il solco, unghie dolenti, puntinatura.

Questi segnali possono essere dovuti, più frequentemente, a traumatismi e microtraumi, malattia reumatica, disturbi circolatori periferici.

Le onicomicosi vengono classificate in quattro differenti tipologie:

    • ONICOMICOSI SUBUNGUEALE DISTALE LATERALE che colpisce l’estremità distale e la porzione laterale dell’unghia costituendo il tipo più comune di distrofia ungueale fungina osservabile nelle infezioni da dermatofiti e anche in alcune infezioni secondarie da funghi filamentosi.
    • ONICOMICOSI SUPERFICIALE BIANCA: è osservabile in uno specifico tipo di infezione dermatofitica causata da Trichophyton mentagrophytes ed è relativamente meno frequente.
    • ONICOMICOSI SUBUNGUEALE PROSSIMALE:ha origine nell’area prossimale dell’unghia ed è di solito secondaria a una paronichia cronica provocata da un’infezione da lieviti della specie Candida.
    • ONICOMICOSI DISTROFICA TOTALE:quest’ultimo tipo di distrofia ungueale, dove l’intera lamina viene distrutta, può essere conseguente a uno qualsiasi dei tre precedenti tipi.

Le onicomicosi necessitano di un trattamento sistemico o locale di tipo prevalente medico, ed il podologo ha un ruolo primario in entrambi.
Infatti nel trattamento sistemico l’agente patogeno viene affrontato attraverso un farmaco che giunge sul sito tramite il flusso ematico, ma la dimensione dell’unghia, molto spesso di dimensioni abnormi, deve essere trattata podologicamente per evitare traumi da compressione con le calzature.
Questo trattamento prevede l’abrasione meccanica e la rimozione dei detriti della lamina ungueale ispessita con micromotore e fresa, la pulizia dei tessuti necrotici subungueali ed un adeguato taglio dell’unghia.
Nel caso di un trattamento locale l’intervento podologico di ridurre e l’asportazione dell’unghia in eccesso risulta ancora propedeutico all’applicazione del farmaco, perchè altrimenti lo stesso non potrebbe superare lo sbarramento invalicabile di unghia e ipercheratosi subungueale che protegge le ife.
Spesso il semplice taglio dell’unghia e l’asportazione dei detriti può alleviare il dolore ed i disturbi tanto da non giustificare il trattamento farmacologico, che deve essere proseguito per 6-12 mesi.
Il trattamento farmacologico per le onicomicosi può essere sistemico, locale o topico.
Il trattamento più aggressivo è quello sistemico per via orale per una durata di 6 mesi.
I pazienti devono in concomitanza con la terapia una dieta ricca di grassi, come il latte che favorisce l’assorbimento.
Anche con questo trattamento si va frequentemente incontro ad insuccesso.

Il trattamento locale prevede necessariamente l’abrasione meccanica e la rimozione dei detriti della placca ungueale ispessita.
Dopo l’asportazione podologica dell’unghia infetta, la compliance dei pazienti si è rilevata il fattore critico nelle determinazione del risultato.
E’ infatti necessario dell’uso del farmaco per via locale sia il controllo podologico ogni mese, massimo ogni 2 mesi,per il corretto taglio dell’unghia e la liberazione dei detriti eventualmente formati.
E’ infatti inutile applicare il farmaco su unghia non trattata podologicamente (ridotta e svuotata dall’ipercheratos ireattiva).
E’ sempre consigliabile dopo il trattamento podologico far fare 2-4 gg 2 bagni die in soluzione Lugoi senza applicare il farmaco.
Solo successivamente l’antimicotico può essere applicato, facendo attenzione ad interrompere l’applicazione ad ogni sensazione spiacevole riscontrata dal paziente (es. bruciore, prurito,pungolature,dermatite)